Storia

L’INNOVAZIONE CI GUIDA DA
OLTRE 75 ANNI

LA STORIA DI UN’AZIENDA E DI UN INVENTORE: DA ARTIGIANO ELETTRAUTO A IMPRENDITORE

COBO nasce dall’ingegno di due tecnici che sviluppano il “Telecambioluce”, primo dispositivo elettrico per il cambio luce negli autoveicoli, e il fanale posteriore capostipite della gamma attuale. Da allora, l’azienda ha continuato a innovare, anticipando le normative e riorganizzando la propria struttura con una nuova gestione focalizzata su quattro mercati chiave: camion e rimorchi industriali, macchine agricole, movimento terra e carrelli elevatori.

Attraverso acquisizioni strategiche e lo sviluppo di componenti meccanici ed elettronici, COBO amplia le proprie competenze e lancia prodotti iconici come il lampeggiante di segnalazione. Il controllo completo del ciclo produttivo e l’elevata competenza tecnica sono alla base del suo successo.

L’espansione globale con sedi in Stati Uniti, Cina, Romania, Australia, Francia, Germania, Brasile e India consente all’azienda di essere vicina ai clienti, offrendo soluzioni su misura e rafforzando il ruolo di partner strategico.

Oggi COBO integra tecnologie all’avanguardia come IoT, intelligenza artificiale, machine learning e automazione, offrendo sistemi avanzati per la mobilità e l’agrifood 5.0, guidando la digitalizzazione con soluzioni personalizzate e ad alto valore aggiunto.

INNOVAZIONI CHIAVE NELLA STORIA DEI PRODOTTI COBO

Anni '40

Innovare significa elettrificare il veicolo della futura società moderna

Il nostro cammino inizia nell’immediato dopoguerra. I mezzi di lavoro sono completamente meccanici. È nel 1949 che, dalle idee e dalla forza di volontà di due elettrauto, nasce la società COBO. Fin da subito riconosce la necessità di creare prodotti innovativi per semplificare la vita della società moderna nella mobilità. Progetta i primi azionamenti elettromeccanici. Assistiamo, così, alla prima vera elettrificazione del mezzo.

TLC – TELECAMBIOLUCE

In questo decennio nasce il primo esempio di comando elettrico per il cambio luce (commutazione) da anabbagliante ad abbagliante sui proiettori anteriori dei veicoli. È il precursore degli attuali relè. Fino a quegli anni il cambio luce dei proiettori era di tipo meccanico tramite cavo Bowden.

Anni ’50

Innovare significa migliorare la gestione dei comandi veicolo

COBO anticipa i tempi. Fin dagli albori dimostra la sua distintiva capacità d’osservazione; riconosce la necessità di migliorare il controllo della guida del mezzo con dispositivi integrati e resi facilmente disponibili al guidatore. Traduce con efficacia i desideri per una guida confortevole e senza distrazioni. Nello stesso periodo nasce il primo fanale posteriore, capostipite della vasta gamma di illuminazione dell’azienda. La cura è rivolta anche al servizio di montaggio sul veicolo: all’utente finale viene fornito un set ad hoc di accessori perché possa agevolmente installare il prodotto. Nasce, così, il primo concetto di “servizio completo”.

TELEOMNIA

Nasce agli inizi del decennio. Il suo scopo è di portare al volante l’indicatore di direzione, comando claxon, commutatore consenso avviamento e accensione luci. Questo comando consentiva di gestire varie funzioni con un unico dispositivo montato sul volante. Sfruttava la tecnologia TLC (Telecambioluce) o TLR/R (Teleruttore passo-passo) lanciati qualche anno prima.

CLAXON FIAT e ALFA ROMEO (doppio pulsante)

Tra il 1951 e il 1958, a completamento del Telecambioluce e Teleomnia, viene realizzato anche il comando di commutazione abbagliante e anabbagliante gestito elettricamente da remoto.

Questo dispositivo integrava nella parte centrale il pulsante claxon e nella corona esterna il comando cambio luci con tecnologia “passo-passo”.

Il suo utilizzo permetteva di gestire il sistema illuminante e il sistema di allarme sonoro del veicolo in modo molto simile alle moderne vetture.

DEVIOGUIDA LUCI

Sul finire degli anni ‘50 il comando cambio luci è stato rimosso dalla parte centrale del volante veicolo e integrato nel dispositivo a leva montato sul piantone dello sterzo.

Nasce così il “DEVIOGUIDA LUCI”.

FANALE POSTERIORE

Sempre nel corso degli anni ‘50 nasce la prima fanaleria posteriore, nata dall’esigenza di unire la funzione stop/posizione con la funzione di indicatore di direzione freccia.

Gli indicatori di direzione sono detti anche “frecce” perché i primi realizzati, che furono montati agli inizi degli anni venti, erano della suddetta forma. Venivano realizzate con diverse sagomature della lunghezza di circa 20 cm e alloggiate sulle fiancate dei veicoli.

Per indicare l’intenzione di svolta, la freccia veniva fatta sporgere dalla fiancata tramite l’azionamento di un interruttore, per lo più tramite elettromagnete.

Divennero luminose nel corso degli anni ed erano formate da un contorno metallico con i lati di plastica arancione ed una lampadina alloggiata all’interno.

Negli anni successivi la funzione freccia, nella sua classica rappresentazione, venne integrata nei fanali posteriori.

PINZA AGGRAFFATRICE

Nasce come primo concetto di “servizio completo” da dare al cliente. COBO, oltre al cablaggio, forniva anche tutti gli accessori e attrezzature che servivano per eseguire una corretta installazione.

Anni ’60

Innovare significa aumentare la sicurezza su strada

L’osservazione del veicolo come mezzo in cui sentirsi bene e sicuri è fulcro delle attività di ricerca dell’azienda. Nel 1960 entra in vigore il nuovo codice della strada.
COBO dimostra fin da subito di essere in linea con le normative introdotte e sviluppa dispositivi che rendono più sicura la circolazione su strada.

FANALERIA

Agli inizi di questo decennio, il nuovo codice della strada rende obbligatorio per tutti i veicoli, sia di nuova costruzione, sia per quelli già in circolazione, le luci posteriori di direzione, arresto, posizione e catadiottro.

Da questi anni, fino ai giorni nostri, si sono aggiunte le funzioni: luce retromarcia e luce retronebbia.

La tecnologia a lampadina è rimasta invariata fino alla recente tecnologia a LED, che ha permesso di ottenere forme esteticamente più variegate ed accattivanti, mantenendo inalterate le funzioni base.

KIT E COMPONENTI

Sempre in questi anni la COBO è la prima azienda in assoluto a proporre al mondo dell’agricoltura un sistema completo per l’illuminazione dei rimorchi agricoli, nasce il “kit per rimorchio agricolo”

L’innovazione consisteva nella presenza di staffe elastiche che salvaguardavano le apparecchiature in caso di ribaltamento del veicolo o di urto contro ostacoli.

Dopo qualche anno questo sistema si evolve e nasce il primo “kit per rimorchi industriali” completo di fanali, porta-targa, catadiottri, giunto e capicorda.

Nasceranno in seguito nuovi dispositivi come lo Shifter elettrico, interruttori e quadretti distribuzione luci.

TERGICRISTALLO AERODINAMICO “VENTOLINO”

L’idea base è nata agli inizi di questi anni. È il primo esempio di prodotto alimentato ad energia alternativa ed ecologica (ecosostenibile).

Il principio di funzionamento era infatti basato sul flusso d’aria creato dal veicolo in movimento. Attraverso una ventola, trasmetteva con una vite “senza fine” calibrata, il moto ad una spazzola tergicristallo.
Su piccoli camion (Lupetto) il prodotto è stato pensato, utilizzando solo la ventola, anche come dispositivo di raffrescamento in cabina.

Sono gli anni della prima motorizzazione di massa dell’Italia; accelera esponenzialmente la diffusione dei motocicli, soprattutto Vespa e Lambretta.
Questi veicoli erano l’unico mezzo di trasporto delle famiglie e venivano utilizzati in qualsiasi condizione atmosferica. Per proteggere i passeggeri veniva applicato il parabrezza trasparente che aveva bisogno, in caso di pioggia, del dispositivo “ventolino” per rimuovere l’acqua.

ANNI '70

Innovare significa portare valore in tutta la mobilità

Nel 1974 la crescita tumultuosa dell’azienda ha reso necessaria una struttura societaria e di controllo più adatta alle dimensioni raggiunte e ai programmi futuri. L’azienda si trasforma perciò in Società per Azioni con l’ingresso di nuovi azionisti e si dota di un nuovo management per la gestione.
Il nuovo obiettivo di COBO è estendere le proprie conoscenze progettuali e produttive verso altri mercati della mobilità: Camion & Rimorchi Industriali, Macchine Agricole, Macchine Movimento Terra e Carrelli Elevatori.
Il successo della sempre più alta richiesta di prodotti avvicina l’azienda alla nuova figura del ricambista; è il primo interlocutore e referente per la divulgazione e spontanea promozione della qualità manifatturiera COBO.

FANALERIA E COMPONENTI

È il decennio del fanale detto “COBINO”, che insieme al fanale “MT PIATTO” (anni 90), ha fatto la storia della COBO nel mondo agricolo.

Inizia così un primo approccio di prodotti pensati e progettati specificatamente per questo mondo; fino a quel momento i prodotti utilizzati erano derivati dal mondo automobilistico e adattati a tale scopo.

In questi anni, con l’introduzione di altri prodotti: interruttori, proiettori, deviatori…, si delinea chiaramente la strategia aziendale che prevede l’ingresso in nuovi mercati della mobilità.

Anni ’80

Innovare significa generare comunicazione tra i componenti

Sono gli anni in cui nasce una nuova consapevolezza di unità europea. Nella mobilità vengono stipulate normative comunitarie che COBO, nella sua visione, aveva già anticipato. E’ il periodo dell’internazionalizzazione dell’azienda.
Il boom economico di questo decennio è rimarcato dall’impennata nella produzione di macchine operatrici, il cui compito è sempre più quello di facilitare il lavoro umano. Contestualmente COBO amplia la sua gamma di prodotti, proponendo fino a 50 famiglie di componenti il cui scopo è migliorare l’attività dell’operatore.
L’eterogeneità dei dispositivi elettrici ed elettromeccanici suggeriti ai mercati, spingono l’azienda verso una ricerca nell’ottimizzazione dell’energia generata dalla batteria e dall’alternatore, non più confinato alla semplice azione di avviamento della macchina. Sfruttando competenze sempre più approfondite nel mondo del cablaggio, COBO riesce a gestire efficacemente tutte le utenze del veicolo in un’ottica di “Soluzione Integrata”.
Con l’impennata del settore elettronico, COBO diventa assemblatore d’élite per una delle più grandi società del settore: IBM.

FANALERIA, ELETTRONICA E SEDILI

Sono anni caratterizzati dal lancio delle lampade rotanti per la segnalazione. Le lampeggianti COBO saranno protagoniste nei decenni successivi e diventeranno prodotti icona dell’azienda, sia nel settore agricolo che per i veicoli prioritari.

In questo decennio si affacciano per la prima volta applicazioni con dispositivi elettronici.

Sempre nello spirito del “sistema”, si amplia la gamma di servizi e prodotti offerti al cliente. Tra i nuovi progetti COBO si sviluppano nuove linee di prodotto con tecnologia elettronica e linee di prodotto meccaniche, come volanti e sedili guida.

Anni ’90

Innovare significa migliorare l’esperienza di guida

Gli ambienti estremi in cui i veicoli operano, richiedono competenze sempre più specializzate. COBO evolve nel proprio ruolo di partner con i costruttori OEM, che richiedono sempre più collaborazione progettuale in ottica di “Architettura del Veicolo”.
Inizia l’era del “Sistema Macchina”, in cui l’esperienza di guida si traduce nello studio e realizzazione di un’area operativa coordinata, in cui il comfort e le funzionalità del mezzo siano integrate e a misura d’uomo. L’ergonomia applicata diventa, dunque, fondamento nell’attività di ricerca e sviluppo sulle gamme prodotto che gestiscono l’interazione dell’operatore con la macchina: sedili, volanti, piantoni sterzo semplici e attrezzati, cruscotti…
La forza dell’esperienza ormai pluri decennale di COBO ne da credibilità anche in nuovi mercati di nicchia: dal motociclismo all’automotive di lusso.

DEVIOGUIDA E CRUSCOTTI

In questi anni si evolvono linee di prodotti con l’integrazione di alcune funzioni. I devioguida uniscono il comando accensione luci e/o comando tergicristallo.
Nasce la versione di devioguida Heavy-Duty. È il decennio dello sviluppo.
Sempre con l’obiettivo di fornire una gamma completa al cliente, COBO si affaccia anche al mondo dei cruscotti con le prime versioni analogiche.

TERZO STOP E INTERRUTTORE INERZIALE PER AUTO

Sono anche gli anni in cui l’azienda inizia ad occuparsi dei primi progetti di sicurezza sul veicolo.

FANALE PER MOTOCICLO CAGIVA E DUCATI 1994
FANALE PER AUTO LAMBORGHINI 1997

COBO amplifica immagine e visibilità fornendo la sua fanaleria in applicazioni consumer di nicchia: Motocicli Cagiva e Ducati, auto Lamborghini.
Le competenze di COBO nel settore agricolo vengono dunque applicate in nuovi ambiti.
L’azienda prende consapevolezza delle sue potenzialità: la capacità di declinare il suo know-how, soddisfacendo le esigenze di qualunque veicolo.

Anni 2000

Innovare significa dare un’anima al veicolo con l’elettronica avanzata

Il nuovo secolo apre le porte alla rivoluzione elettronica, cardine dell’automatizzazione dei processi macchina. Le unità elettroniche e sensoristiche diventano supporto intelligente e sicuro nelle attività dell‘operatore per un controllo centralizzato a bordo del veicolo.
Si evolve ulteriormente il concetto di “Sistema Macchina”. Le sempre più esigenti richieste del cliente OEM diventano realtà: l’elettronica amplia le potenzialità del mezzo e COBO diventa a tutti gli effetti il partner sistemista, capace di dare risposte sartoriali.
La configurazione della macchina passa dalle “Centrali intelligenti” attraverso le istruzioni di software scritti su misura.
Nasce la prima rivoluzione digitale. COBO rivisita parte delle soluzioni elettromeccaniche in soluzioni elettroniche generando nuove opportunità di lavoro.
Tra le radicali innovazioni, da annoverare l’introduzione della tecnologia LED e dei cruscotti TFT, oltre al protocollo di rete standard CAN-bus.
I nuovi processi contaminano anche l’area distribuzione, costruendo strutture dedicate; dall’attività di vendita, logistica e servizio cliente, alla pianificazione della produzione. Si accosta a questo nuovo modo di lavorare un team di consulenza pre e post-vendita interno all’azienda. Tutto questo per essere più vicini al cliente.

FANALERIA

L’ingresso del nuovo secolo è caratterizzato da un radicale cambio di tecnologie. I primi anni vedono l’affermazione della tecnologia Xeno altrimenti detta HID (High-Intensity-Discharge) che sostituisce le tradizionali lampadine alogene e consente un’intensità di luce molto più elevata con una minore potenza utilizzata in termini di consumo. Questa evoluzione nasce per gestire le sempre più numerose utenze elettriche che vengono impiegate nella macchina. I tradizionali generatori non sono più in grado di gestire questa complessità.

Nella seconda metà del decennio avviene un nuovo rivoluzionario salto generazionale; la tecnologia HID viene sostituita dalle prime applicazioni a LED.

DEVIOGUIDA E CRUSCOTTI

Nasce una nuova visione “smart” dei dispositivi che si interfacciano direttamente al sistema CAN-Bus.
Tra i prodotti di spicco, il devioguida OMNIA.

Questa proposta è in assoluto una novità sul mercato mondiale delle macchine da lavoro e, negli anni seguenti, diventerà il punto di riferimento sul mercato best-in-class.

La terza innovazione significativa del decennio è il passaggio dai cruscotti analogici “cross coil” a motori passo-passo gestiti elettronicamente, con le prime applicazioni di display a colori TFT.

CRUSCOTTO PAGANI

COBO sviluppa per la vettura super sport “Huayra” di Pagani un cruscotto che non solo gestisce le tecnologie: motori passo-passo, display…, ma soprattutto è master per i comandi del cambio della vettura.

Questa applicazione, senz’altro speciale rispetto ai mercati tradizionali di COBO, è propedeutica per sperimentare tecnologie avanzate, inclusa la trasmissione dati.

CENTRALINE E SENSORI

L’acquisizione di conoscenze di elettronica e softwaristica, oltre allo sviluppo di innovative centraline e sensori, confermano COBO come attore fondamentale nel business della mobilità, consolidando il ruolo di partner decisivo nelle soluzioni di elettronica avanzata.

Anni 2010

Innovare significa disegnare nuovi scenari con nuove soluzioni

La sfida del decennio è elaborare nuovi scenari con una visione lungimirante verso il futuro prossimo venturo, sfruttando le tecnologie digitali di inizio secolo sempre più raffinate e potenziate.
L’azienda, dunque, rafforza ricerca e sviluppo aumentando gli investimenti in Design, Creatività e Advanced Engineering.
Diventa precursore e leader nelle proposte di cruscotti e display a colori, con particolare menzione nel settore consumer del motociclismo.
Il già ricco paniere di linee prodotto (elettromeccanica, meccanica, elettronica, sistemi, cluster) si arricchisce della nuova Linea Connettività. COBO completa una nuova trasformazione; il servizio diventa focus di primo piano in una realtà in cui tutti siamo connessi: nasce COBO INTOUCH.
Il nuovo progetto da voce al mondo fisico rendendolo intelligente: Internet of Things.
Le prime applicazioni hanno come obiettivo il controllo e l’ottimizzazione dei processi di lavoro attraverso la telemetria.
I dati raccolti e le analisi predittive convergono in un luogo sempre e ovunque disponibile: il Cloud.

CRUSCOTTI, FANALERIA, COLONNETTE E SEDILI

È il decennio che vede l’entrata di COBO in un mondo per lei nuovo: la motocicletta di alta gamma.
In pochi anni, partendo dalla prima applicazione di Ducati Panigale, diventa precursore e leader nelle proposte di cruscotti a colori. Oltre a Ducati COBO vanta tra i suoi clienti altre grandi case motociclistiche come: Aprilia, KTM, Triumph, Dellorto, Guzzi, Energica, Vespa-Piaggio, MV Agusta.

Sempre in questo settore viene sviluppata la tecnologia a LED con ottica 3D per la fanaleria posteriore. Tale innovazione diventa predominante per tutti i nuovi progetti di questa linea di prodotto.

COBO viene premiata anche per i suoi nuovi progetti sulla gamma meccanica: colonnette “@THENA” e sedili “ICS”.
Riceve il prestigioso premio “Meccatronica” per la capacità di integrare le soluzioni meccaniche con la gestione elettrica ed elettronica dei dispositivi.

Anni 2020

Innovare significa sostenibilità ambientale, economica e sociale

Per COBO l’innovazione è un processo radicato nella propria tradizione e nel rispetto di quelle dei mercati in cui opera.
I clienti sono sempre stati la nostra risorsa e la fonte di ispirazione che custodiamo nel pensiero quotidiano. Alle loro esigenze, si unisce una nuova sensibilità votata all’ecosistema terra, acqua e aria in cui la macchina opera.
Ancora una volta COBO è precursore della linea di pensiero europea: l’azienda persegue un approccio sempre più votato alla sostenibilità ambientale applicando “soluzioni green” sia nei servizi che nei prodotti proposti ai suoi mercati.
Prosegue su questa nuova filosofia l’evoluzione del servizio COBO INTOUCH e del PRECISION FARMING, progetti che abbracciano il modello “Industria 4.0” e “Agricoltura 4.0” nati per il miglioramento delle performance di processo lavoro nel rispetto della natura.
Inoltre, con uno sguardo rivolto al settore automotive, l’azienda riconosce la potenzialità ecologica dell’ELETTRIFICAZIONE del veicolo, aprendo l’omonima linea prodotto.
Immaginare e concretizzare una tecnologia non fine a sé stessa ma al servizio del benessere dell’operatore e della qualità del suo lavoro: è questa la mission che giorno dopo giorno COBO persegue con determinazione.
Ed è proprio in quest’ottica che l’azienda continua a investire i propri sforzi per una piena sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale, all’interno e all’esterno della propria organizzazione e promuovendo attivamente iniziative e collaborazioni distintive sul territorio.

LA SFIDA 4.0

COBO ha accettato la sfida dell’Internet of Things (IoT) lanciando un’applicazione server-cloud flessibile chiamata COBO INTOUCH. Un sistema semplice e affidabile che consente di ottimizzare costi e produttività del mercato dei veicoli off-highway: dall’agricoltura alle macchine movimento terra e di sollevamento, dal trasporto logistico ai veicoli municipali.

Attraverso un sistema hardware composto da centralina e sensori, ha tra i suoi obiettivi principali:

  • Riconoscimento automatico operatori e mezzi
  • Raccolta dati costante e strutturata
  • Tracciabilità risorse e attribuzione costi
  • Misurazione redditività della propria impresa

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, RICONOSCIMENTO AMBIENTALE E SICUREZZA

COBO continua il suo percorso di innovazione con nuove iniziative strategiche orientate al futuro della mobilità e dell’automazione. Tra i progetti più avanzati figurano soluzioni basate su intelligenza artificiale e machine learning, che sfruttano il riconoscimento visivo e l’elaborazione delle immagini per analizzare l’ambiente di lavoro e assistere l’operatore in tempo reale. Parallelamente, l’azienda amplia la propria gamma di sensori per migliorare la percezione ambientale e operativa dei veicoli, potenziandone l’efficienza e l’intelligenza applicativa.

Ogni progetto COBO è sviluppato con una crescente attenzione alla safety, alla cybersecurity, all’automazione e alla robotizzazione, garantendo elevati standard tecnologici e di affidabilità. Inoltre, l’azienda ha avviato attività di mappatura delle filiere produttive per tracciare l’intero ciclo, dalla materia prima al prodotto finito, promuovendo trasparenza e sostenibilità lungo tutta la catena del valore.